L'infelicità avviene quando in un individuo si crea uno squlibrio dovuto alfatto in cui non riesce a soddisfare un suo bisogno o una necessità, soloquando, finalmente, si accorgerà che tutto ciò è solo una sua convinzione,comincierà a credere un po' più in se stesso e vedrà, quindi, tutti i suoiprogetti e i suoi sogni prendere forma, riuscendo in fine ad ottenere la felicità.
Futhark
Frammento Visivo
Il Futhark
giovedì 22 marzo 2007
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6 commenti:
poichè siamo nel mezzo ,la felicità come assoluto in quanto tale non verrà mai raggiunta ,almeno non qui ed ora in questo attuale contesto spazio temporale ... penso che la felicità e l'infelicità vadano di pari passo ed uno si senta più o meno vicino ad un equilibrio che tende all'assoluto a seconda del fatto che sia pessimista o ottimista
a bientot e benvenuto nel mondo dei blog :P
Ciao Adry!!!Cucciolo!!!Che tenerezza.
Mi piace un sacco il tuo blog: forte e dolce al tempo stesso, melanconico, ma carico di positività! Leggendo avevo i brividi!
Mitico!Scava ancora e cerca di trovare quanti più frammenti che puoi della tua anima...vedrai, forse un giorno potrai ricomporli, come vuoi tu, e ne uscirà un meraviglioso mosaico che é la tua vera ANIMA!
Mi piace il fatto che tu ti stia cercando "altrove", in altri frammenti di altri mondi, religioni e valori. E' un bel cammino ed io ti incoraggio!
Ale Kinder
ti risponderò in un modo amletico se vuoi, com'è mio modo e come s'addice a tali disquisizioni:
(1862)
Palpai la mia vita con entrambe le mani
Per vedere se ci fosse -
Trattenni il mio spirito allo Specchio,
Per metterlo alla prova il più possibile -
Rigirai la mia Esistenza da tutte le parti
E sostai ad ogni recinto
Per chiedere il nome del Proprietario -
Nel dubbio, che ne conoscessi il Suono -
Esaminai le mie fattezze - mi scompigliai i capelli -
Tirai le mie fossette, e aspettai -
Se quelle - guizzando indietro -
Potessero convincermi, di me -
Dissi a me stessa, "Fatti Coraggio, Amica -
Quello - era un tempo passato -
Ma noi possiamo imparare ad amare il Cielo,
Tanto quanto la nostra Vecchia Casa!"
Con affetto
La tua zietta
I felt my life with both my hands
To see if it was there -
I held my spirit to the Glass,
To prove it possibler -
I turned my Being round and round
And paused at every pound
To ask the Owner's name -
For doubt, that I should know the Sound -
I judged my features - jarred my hair -
I pushed my dimples by, and waited -
If they - twinkled back -
Conviction might, of me -
I told myself, "Take Courage, Friend -
That - was a former time -
But we might learn to like the Heaven,
As well as our Old Home!"
e ora ti sfido...
chi è.
siamo nel 1862...
..ma i suoi scritti non hanno tempo, solo l'infinito dello sguardo oltre l'orizzonte delle cose.
Ti d'ho un'altro suggerimento ed un'altra risposta amletica al tuo scritto:
Un labbro felice
schiuso d'improvviso
Non ti spiega come
Progettò il sorriso
Appena consumato
ora.
Ma, indossa la sua allegria
Così paziente
come una sofferenza
Appena indorata
per eludere gli occhi
Incapaci, di vedere oltre.
Mah....sai qualcosa mi fa supporre che si tratti di una tizia di nome Emily...sai...una qualunque...lol
^_^
Mitica la Dickinson e stupendo questo suo scritto.
Saluti a te Zietta!
Futhy
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