Il grigio colore dell'inverno si posa sulla mia pelle chiara, troppochiara per un'umana, nel mio sangue celestiale scorre la potenza deimiei avi. Volare in quel cielo mi porta sofferenza, sono sola, masento battere il cuore e mi dona un "ritmo" nella vita. La solitudinemi avvolge e sento caldo nel petto, il cuore batte più forte, semprepiù forte. Il vento si fa più forte e una tempesta di neve mi trattienee mi scaraventa in una caduta, sto precipitando nel vuoto e comincio apiangere, ma non sono lacrime normali, è sangue che scorre sulla miafaccia e intanto sto cadendo le mie ali non mi trattengono più,. Undolore mi trapassa la schiena e le mie ali si spezzano in un turbiniodi piume e sangue. I fiocchi bianchi della tempesta diventano rossocremisi e tutto intorno a me diventa scuro. La luce che fino a qualcheistante prima era bianca ora è di un rosso cupo che mi scaraventa aterra. poi il mio sguardo si sofferma su di una creatura rossa e nera,mi afferra e mi solleva, poi mi pianta i suoi artigli nel pettoafferrando nel petto il mio cuore che continua a pulsareall'impazzata, lo estrae e lo impugna sollevandolo, come fosse unsacrifico... che sacrificio...a chi?Mi spengo lentamente e in agonia scopro che quell'essere, altro nonero io.
Nephilim
Frammento Visivo
Il Futhark
giovedì 22 marzo 2007
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